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Parole e suggestioni... il piacere della lettura "in vacanza"

Suggerimenti di Francesca Rozzi

      La sonata a Kreutzer, Lev Tolstoj, Einaudi, 2006

La sonata a Kreutzer è un romanzo breve dello scrittore russo Lev Tolstoj, pubblicato nel 1889. L'intera vicenda ha luogo durante un viaggio in treno. Tutto ha inizio quando il protagonista Pozdnyšev inizia a raccontare ad uno sconosciuto il suo terribile segreto. Dopo aver presentato alla moglie un musicista, egli inizia a sospettare una relazione tra i due. In particolare, una sera, mentre i due eseguono l'uno al violino, l'altra al pianoforte la Sonata a Kreutzer di Ludwig Van Beethoven, l'uomo avverte l'intero peso dei propri dubbi.  Dopo qualche tempo, in seguito al ritorno da un viaggio, Pozdnyšev ritrova a casa la moglie a tavola con il musicista: preso da un impeto di rabbia e gelosia la uccide con una pugnalata. In questa narrazione Tolstoj parla del tema dell'amore e del matrimonio (tema a lui molto caro e trattato anche in un altro romanzo breve: "Felicità familiare"),  in una visione terribilmente drammatica, in cui solo la morte può porre fine alla sofferenza di una relazione in cui odio e amore non trovano reciproco equilibrio in un'appagante fusione di anime e sentimenti, ma prendono il sopravvento nelle loro manifestazioni più negative. Tolstoj mette in luce gli impulsi più nascosti dell'uomo in una narrazione che spinge a riflettere sulla morale e sugli effetti delle grandi passioni.


Pieno giorno, J. R. Moehringer Piemme, 2013

J. R. Moehringer, ghost writer della biografia di Andrè Agassi "Open", ritorna alla sua vocazione da romanziere con "Pieno giorno". La storia narra del più famoso rapinatore di banche degli Stati Uniti durante il periodo della Grande Depressione. Si tratta di Willie Sutton, un personaggio interessante da scoprire: non siamo infatti davanti ad un criminale come tanti altri e, leggendo della sua vita, se ne comprendono gli aspetti umani, culturali e sentimentali. Tutto ha inizio a New York, il giorno di Natale del 1969. Un romanzo di 470 pagine per raccontare un giorno … ma è un giorno in cui si ripercorrono le tappe di un'intera vita. Moehringer si conferma narratore dal grande talento: ancora una volta, come era capitato per "Open" e per "Il bar delle grandi speranze", se ci si immerge nella lettura delle sue pagine non si riesce a smettere, per la grande capacità con cui sa rendere la psicologia e le caratteristiche dei personaggi.


      A che gioco giochiamo? , Madeleine Wickham, Mondadori, 2013

Si può trascorrere l'estate senza avere fra le mani l'ultimo romanzo scritto da Madeleine Wickham, autrice meglio conosciuta come Sophie Kinsella? Direi di no, se non altro perché fra le autrici più prettamente commerciali, la Kinsella è forse quella che meglio sa dare vita a romanzi rosa divertenti, capaci di far sognare con il suo romanticismo moderno condito da tanta ironia. In questo romano il protagonista Patrick ha l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora infatti di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Il tutto senza rivelare alla moglie Caroline il vero motivo di tale riunione. Una storia molto ironica, incentrata sul rapporto con il denaro e sulla vita fatua di alcuni personaggi assai ricchi.


Al calore di soli lontani, Isabel Wilkerson, Il Saggiatore, 2012

La cosa che più mi ha attirata verso questo libro è stata leggerne la genesi. Per scrivere il suo bestseller Isabel Wilkerson ha intervistato 1200 persone. Alla fine ne ha scelte tre per  un reportage emozionante come un romanzo. Questo libro infatti racconta della grande migrazione afroamericana che, dopo gli anni venti del secolo scorso, ha riguardato sei milioni di neri che hanno lasciato il Sud per il Nord degli Stati Uniti. Il titolo, assai suggestivo, prende ispirazione dalle parole di Richard Wright, uno scrittore che nel 1927 lasciò il Mississipi per raggiungere Chicago: "Lasciavo il Sud per lanciarmi nell'ignoto... per trapiantarlo in suolo straniero, per vedere se poteva crescere in modo diverso, rispondere al calore di altri soli, e, forse, fiorire". Parole commoventi, che racchiudono i pensieri di ogni migrante: afroamericano, ucraino, serbo , irlandese, italiano.  Leggere questo libro permette di compiere una vera esperienza umana, perché i temi trattati rimangono molto attuali, e si rimane piacevolmente conquistati dalla scrittura coinvolgente. Per chi amasse particolarmente il tema consiglio anche la visione di un film: "The Help", uscito nelle sale cinematografiche lo scorso anno, candidato a diversi premi Oscar.


      Il seggio vacante, J. K. Rowling, Salani, 2012

Otto famiglie di un ridente paesino di campagna inglese si disputano a colpi di pettegolezzi, tiri bassi e piccole vendette un posto vacante nel Consiglio amministrativo del comune di Pagford a seguito della morte del signor Fairbrother. Questa è la trama dell'ultimo romanzo di Joanne Rowling, che, conclusa la saga del maghetto più famoso degli ultimi tempi: Harry Potter, vive con "Il seggio vacante" il suo esordio come scrittrice di romanzi per adulti. Il punto forte della narrazione è racchiuso nella capacità dell'autrice di mettere il lettore al corrente dei fatti, così come sono avvenuti, senza indirizzarlo da nessuna parte ma obbligandolo a fare i conti con le emozioni contrastanti che inevitabilmente la lettura suscita. In fondo il romanzo parla dell'eterna lotta tra ciò che realmente si è e ciò che si desidera che gli altri vedano di te e della tua vita. Il risultato? Il mondo che la Rowling vuole raccontarci in questo romanzo è quello quotidiano, spietato e bipolare in cui gli esseri umani sono tutti ugualmente scissi fra l'essere e il dover essere, incapaci di andare oltre i propri limiti e trascendere se stessi. Proprio per questi ingredienti potrebbe risultare particolarmente facile immedesimarsi negli atteggiamenti di alcuni personaggi di questo libro.


Suggerimenti di Nicoletta Ferretti

Rinascimento privato, Maria Bellonci, Oscar Mondadori, 1985

Romanzo storico di rara bellezza nel quale la protagonista principale è Isabella d'Este diventata marchesa di Mantova dopo il matrimonio con Francesco Gonzaga.

La storia ci viene racconta in prima persona dalla stessa Marchesa da quando, a soli sedici anni, arriva a Mantova proveniente dalla prestigiosa famiglia degli Este di Ferrara (è figlia del duca Ercole I) e porta in dote, oltre ad un discreto patrimonio, una buona cultura, molta intraprendenza, una rara capacità diplomatica e uno spiccatissimo gusto per l'arte e la bellezza.

Francesco Gonzaga, figlio di Federico I, è invece un uomo virile e irruento. Guerriero valoroso dai molti successi in battaglia (famosa la vittoria a Fornovo), non si dimostrerà altrettanto abile nella gestione politica compiendo anche scelte sbagliate e spesso cadendo vittima dei cattivi consiglieri di cui si circonda.

Il periodo storico è quello compreso tra il 1500 e il 1533 e la maggior parte delle vicende si svolgono a Mantova, con brevi spostamenti anche a Bologna, Genova, Venezia, Napoli e Roma. I personaggi sono numerosissimi: dai figli della coppia (sei viventi) Federico, Ercole, Ferrante, Eleonora, Ippolita e Livia, ai parenti prossimi quali Elisabetta Gonzaga, Alfonso e Ippolito d'Este. Tra gli altri, solo per citarne alcuni: Pirro Donati, Tolomeo Spagnoli, Lucrezia e Rodrigo Borgia, Isabella Boschetta, Carlo V, i papi Giulio II e Leone X, oltre ai tanti letterati e artisti che resero impareggiabile il Rinascimento italiano.

Sì perché oltre alla narrazione dei fatti storici, delle guerre tra le grandi famiglie e delle invasioni degli eser-citi stranieri, ci viene raccontata con grande maestria la vita di corte, con le sue regole, i suoi intrighi, i suoi splendori magistralmente orchestrati a Mantova dalla marchesa Isabella d'Este Gonzaga.


      Quattro etti d'amore, grazie, Chiara Gamberale, Mondadori, 2013

Erica e Tea non potrebbero essere più diverse. L'unica cosa che hanno in comune è il supermercato che frequentano con una certa regolarità. Erica lavora in banca, è sposata con Michele che la ama con sincerità, ha due figli, segue con passione una serie tv di grande successo "Testa o Cuore". Ha insomma una "vita normale".  Tea è sposata con un regista/autore di teatro, uomo egocentrico e immaturo con il quale ha da sempre una relazione difficile.  Non hanno figli. E' da tre anni la protagonista femminile della serie televisiva "Testa o Cuore".

Le due donne s'incontrano spesso quando fanno la spesa, si spiano, controllano quello che hanno nei rispettivi carrelli e segretamente s'invidiano.

Erica invidia la libertà di Tea, la sua bellezza, il suo modo di vestire, la sua vita leggera. Attraverso quello che vede nel suo carrello (poco e niente e spesso light) la immagina felice, anche perché sovrappone l' immagine reale a quella della protagonista della serie televisiva e spesso crede che le due esistenze coincidano. Tea invece invidia la stabilità di Erica, i suoi carrelli pieni di cose per la famiglia, quella famiglia che sogna e che non ha (ma allo stesso tempo non vuole ripensando con angoscia hai pranzi della domenica). E' fermamente convinta che Erica sia felice ed equilibrata proprio dalla sicurezza con la quale si muove tra gli scaffali e sceglie le cose.

Entrambe però sbagliano.


La casa delle bugie, Anne B. Ragde, Neri Pozza, 2013

Primo volume tradotto in italiano della trilogia sulla famiglia Neshov, già pubblicata per intero in Norvegia.

La Norvegia di oggi fa appunto da sfondo a questa tribolata famiglia nella quale tre fratelli, Tor, Margido e Erlend hanno seguito  strade diverse e vivono ormai lontano tra di loro, sia fisicamente che affettivamente. L'improvviso malessere della madre darà una svolta alle loro vite. Saranno costretti a ritrovarsi al capezzale della morente e in questa triste occasione il passato prepotentemente riaffiorerà, sorprendendo tutti.

La casa di famiglia si trova a nord del paese, nel villaggio di Byneset dove è rimasto a vivere con la madre il fratello più grande Tor, non sposato, che fa l'allevatore di maiali. Ad Oslo vive invece Margido che ha aperto una agenzia di pompe funebri, anche lui single, mentre il più giovane,  il quarantenne Erlender, si è trasferito a Copenaghen, vive con il suo compagno ed è un vetrinista di talento.

La natura del fiordo rimane sullo sfondo, selvaggia, forte, impassibile, sempre uguale a se stessa, così come forti, solitari, impenetrabili sono gli uomini che la abitano... ma non sempre le cose sono così semplici.


      I custodi del libro, Geraldine Brooks, BEAT, 2010

Il libro in questione è la famosa "Haggadh di Sarajevo", prodotto in Spagna in età medioevale.  Manoscritto ebraico di sorprendente bellezza è unico nel suo genere perché riccamente illustrato, contrariamente alle re-gole della fede giudaica che vietano ogni tipo d'immagine.

Il romanzo racconta (tra personaggi inventati e vicende storiche vere) le vicissitudini del libro, dalla sua na-scita fino al suo arrivo a Sarajevo nel secolo scorso, passando attraverso varie mani: quelle dell'amanuense, del miniatore, dei diversi proprietari, degli inquisitori, dei restauratori, dei bibliotecari... Il racconto non segue un andamento cronologico lineare ma piuttosto un continuo e fluido passaggio tra il presente e il passato, così come non fu lineare la peregrinazione del libro.

Il racconto inizia da Sarajevo nel 1996 passando per l'Australia; poi la Spagna del periodo della Convivencia fino alla cacciata degli ebrei nel 1492; l'Inquisizione, Venezia, Vienna, l'Impero Asburgico, fino all'attuale Bosnia Erzegovina. E qui, grazie ai bibliotecari di Sarajevo, il libro è stato messo al sicuro dai bombarda-menti e dalle fiamme dell'ultima guerra degli anni '90.

Curiosità: il testo e alcune delle sue illustrazioni si possono vedere su internet; attualmente è conservato presso il Museo Nazionale della Bosnia ed Erzegovina di Sarajevo.


Di cosa parliamo quando parliamo di Anne Frank, Nathan Englander, Einaudi, 2012

Nel primo racconto, che da il titolo alla raccolta, due grandi amiche d'infanzia Deb e Lauren si ritrovano dopo 20 anni in Florida con i rispettivi mariti. Una coppia vive negli Stati Uniti è laica e ha un figlio maschio, mentre l'altra da anni si è trasferita in Terra Santa e i due sono diventati ultraortodossi e hanno dieci figlie femmine. Tra vodka e marijuana i quattro si ritrovano a parlare del passato e a confrontarsi sul presente fino a quando (complici anche l'alcol e il fumo) decidono di fare un gioco: il gioco di Anne Frank, altrimenti detto "Chi mi nasconderà?". Il gioco consiste...

Sapiente umorismo caratterizza il terzo racconto: Come vendicammo i Blum. Zvi Blum, un ragazzino smilzo e indifeso, è vittima di un episodio di bullismo da parte del ragazzo più prepotente di Greenhealth. Gli amici, ritrovandolo privo di sensi ed appeso per le mutande ad un bullone dell'altalena, decidono di organizzarsi e di passare al contrattacco... ma è un disastro totale.

Seguono altri sei racconti nei quali lo scrittore americano riesce ad affrontare tematiche molto diverse tra loro, alcune legate al mondo religioso, altre ad argomenti quotidiani e secolari, mescolando con grande sensibilità l'ironia e l'umorismo alla sofferenza.

 

[Ultimo aggiornamento: 03/07/2013 14:13:56]