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Parole e suggestioni... il piacere della lettura [Misia, Misia Sert, Adelphi 2012]

Misia, Misia Sert, Adelphi 2012

"L'unica donna di genio che abbia mai incontrato" disse Coco Chanel, la quale volle occuparsi personalmente della sua toilette mortuaria. Del resto fu proprio Misia ad intuire nella giovane modista la grandezza della futura stilista perchè Misia Sert aveva l'indiscutibile dono di intuire il talento degli altri.

Nacque a San Pietroburgo nel 1872 da Sophie, che morì dandola alla luce, e da Cyprian Godebska scultore. Ebbe una vita straordinaria fatta di incontri e frequentazioni importanti diventando una vera e propria musa/mecenate in quella straordinaria stagione di avanguardie che va dalla fine dell'Ottocento ai primi decenni del Novecento. Conobbe e sostenne i più grandi artisti di quel momento e venne ritratta da Toulouse-Lautrec, Renoir, Vallotton, Vuillard, Bonnard. Nella sua casa parigina si incontravano intellettuali quali Mallarmè, Verlaine, Proust e musicisti come Debussy, Ravel, Starviskij, solo per citarne alcuni.

Anche la sua vita sentimentale fu intensa e si sposò tre volte. La prima a soli quindici anni con Thadèe Natanson ricco e colto fondatore della celebre rivista d'arte "Reveu Blanche". Successivamente con il finanziere Alfred Edwards, potente padrone dei giornali "Matin" e "Le Figarò". Il terzo marito Josè-Maria Sert di origini spagnole (unico vero amore della sua vita) artista e decoratore diventò famoso in tutto il mondo oltre che per il suo talento, anche grazie all'intraprendenza della moglie.

Dal testo Misia, la fata verde di Claude Arnaud: "...Misia è stata la mediatrice decisiva di quel grande momento europeo in cui musica, pittura e letteratura vissero in osmosi, sorrette dal sogno wagneriano di un'opera d'arte totale".

In questo libro Misia racconta la sua storia.

Recensione di Nicoletta Ferretti

[Ultimo aggiornamento: 14/10/2013 11:45:17]