Parole e suggestioni... il piacere della lettura [La vegetariana / Han Kang, Adelphi, 2016]
La vegetariana, Han Kang, Adelphi, 2016
Corea. Cheong e Yeong-hye sono sposati da circa 5 anni. Il loro è un matrimonio tranquillo (lui lo definisce addirittura ordinario) fatto di una quotidianità lineare e del tutto prevedibile. Una notte Cheong si sveglia per la sete, si reca in bagno e mentre sta per accedere la luce scorge la moglie in piedi, rigida, quasi pietrificata che fissa la porta chiusa del frigorifero. Lui non capisce e lei non dà spiegazioni ma da quel momento Yeong-hyve smette categoricamente di mangiare carne e poi smetterà di mangiare cose derivate da esseri viventi per arrivare col tempo a non voler mangiare più nulla. Nessuno sa cosa l'abbia indotta ad una scelta tanto drastica e nessuno comprende la sua decisione o quello che vuole veramente perchè lei parla pochissimo. Infatti tutto quello che accade ci viene raccontato dagli altri, da chi le sta intorno e la storia si sviluppa e si suddivide in tre atti: il primo narrato dal marito, il secondo dal marito della sorella di lei, il terzo dalla stessa sorella.
Storia dura, a tratti brutale, nella quale tutto è essenziale e non si fanno giri di parole. I fatti sono scarni e molte solo le cose non dette sospese ma i vuoti hanno, in certi passaggi, molto più spessore e forza degli episodi narrati. Tutto è luce e ombra, non c'è giudizio per nessuno e su nessuno, c'è il racconto di una rinuncia estrema voluta e vissuta (forse) come una rinascita.
Recensione di Nicoletta Ferretti
[Ultimo aggiornamento: 16/11/2016 10:49:36]