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Parole e suggestioni... il piacere della lettura [La figlia / Clara Uson, Sellerio, 2013]

La figlia, Clara Usón, Sellerio, 2013

Poco prima della laurea Ana Mladic insieme ad un ristretto gruppo di amici si reca a Mosca per una breve vacanza. Siamo nel marzo del 1994 e la ex Jugoslavia è devastata da una guerra cruenta che miete centinaia di vittime e Sarajevo (capitale della Bosnia) continua ad essere straziata da un assurdo e devastante assedio. Anche a Belgrado però, città dove Ana risiede e studia, la vita non è facile a causa dell'embargo imposto alla Serbia dalla comunità internazionale. È un embargo durissimo che comporta, tra l'altro, anche il divieto agli aerei della compagnia nazionale di volare, tanto che Ana e i suoi amici sono costretti a partire da Belgrado in macchina per raggiungere Budapest dove si potranno imbarcare per la Russia. Ma nonostante questa situazione Ana vive una vita relativamente serena, circondata dall'affetto degli amici e da quello della sua famiglia: del fratello, della madre e soprattutto del padre Ratko, con il quale ha un rapporto speciale. Lui letteralmente l'adora tanto da chiamarla "figliolo" (le voleva talmente bene da considerarla come un figlio maschio) e da dedicarle molte attenzioni durante i rari momenti di libertà del fronte. Fin da quando era bambina il padre condivideva con lei piccoli e grandi riti come quello di pulire con cura la Zastava, una vecchia pistola tenuta in cassaforte e oliata in attesa di poter sparare in aria in segno di festa, quando sarebbero nati i nipotini. Ma durante quel viaggio a Mosca Ana scoprirà, in maniera del tutto casuale, la vera faccia della storia (taciuta dai media nazionali), la verità sulla guerra che stava insanguinando la Bosnia e sulle pesanti responsabilità del suo amato padre. Dopo quel viaggio non sarà più la stessa tanto che, schiacciata dal dolore poche settimane più tardi si suiciderà, proprio con la preziosa Zastava.

L'Autrice attraverso questo racconto, che si colloca tra il romanzo e l'inchiesta storica, ci narra le vicende di quella tribolata regione, attraverso le figure dei tanti "eroi balcani" quali: il principe Lazar, Slobodan Milosevic, Radovan Karadzic, Ratko Mladic e altri ancora tracciando, soprattutto di quest'ultimo, un profilo  umano sorprendente, per molti aspetti sconosciuto e decisamente sorprendente.

 

Recensione di Nicoletta Ferretti

 

 

[Ultimo aggiornamento: 08/03/2016 12:34:11]