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Parole e suggestioni... il piacere della lettura [Prometto di sbagliare / Pedro Chagas Freitas, Garzanti, 2015]

Prometto di sbagliare, Pedro Chagas Freitas, Garzanti, 2015

Il locale è affollato e rumoroso. L'uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l'imbarazzo tradito dal tremito delle dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall'ultima volta che l'ha vista, il giorno in cui l'ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n'è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la scuotono, l'uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre.

Questo è quanto ci viene raccontato del romanzo in quarta di copertina, ed è bene leggerlo ed averlo come primo punto di riferimento, perché quando ci si addentra nell’opera, la narrazione è spiazzante. All’apparenza non esiste un filo logico: frammenti di vita vengono raccontati senza ordine, come un continuo flusso di coscienza. Sono brani che descrivono i rapporti tra marito e moglie, padre e figlio, amanti, giovani, anziani. L’unico filo logico che l’autore insegue è l’amore, nelle sue infinite sfaccettature, nelle sue innumerevoli manifestazioni.

La scrittura è sperimentale, a tratti affascinante, a tratti stancante per le costruzioni ricercate dei periodi.

"Prometto di sbagliare" è un romanzo non comune, può essere forse paragonato ad una raccolta di poesie, e proprio per questo, si ha l’impressione di poter leggere il libro senza un ordine sequenziale, saltando qualche capitolo, o andando avanti nella narrazione per poi ritornare indietro. Una lettura imperfetta, proprio come si legge in copertina: "l’amore arriva quando smettiamo di essere perfetti".

Recensione di Francesca Rozzi

[Ultimo aggiornamento: 08/02/2016 11:50:10]